a Pistoia

a Pistoia

Siamo arrivati al termine del nostro pellegrinaggio.  Segnaliamo quindi un breve percorso “tematico” dedicato a San Jacopo.

Innanzitutto andiamo al Battistero, posto di fronte alla Cattedrale, e presentiamo all’ufficio di accoglienza la credenziale: possiamo così ritirare la Jacopea.

Poi possiamo visitare la vicina Cattedrale di San Zeno: si accede attraverso la Porta Santa aperta per questo Anno Santo Compostellano.   Presso la cappella “del Giudizio”, è custodito l’altare d’argento di San Jacopo, monumentale opera di oreficeria.  La cappella è normalmente chiusa al pubblico da un cancello ma i pellegrini, se lo chiedono all’accoglienza del Battistero, vengono accompagnati ad ammirare l’altare ed il prezioso reliquiario. E’ anche possibile effettuare una visita con un supporto tecnologico utile a conoscere ogni dettaglio artistico e storico del complesso, a condizioni agevolate.

Successivamente, presso il Museo Civico, all’interno del Palazzo del Comune (Palazzo di Giano) a breve distanza dalla cattedrale, si possono ammirare numerosi dipinti con iconografia jacopea, ed una statua in pietra che riproduce l’Apostolo.

Nel Museo della Cattedrale di San Zeno, all’interno dei percorsi museali dell’Antico Palazzo dei Vescovi, si trova l’originaria sagrestia del Tesoro di San Jacopo.

Al termine di un percorso di pochi minuti si raggiunge piazza Giovanni XXIII dove si può ammirare il prezioso decoro del loggiato dell’antico Spedale del Ceppo, dove, tra i pannelli raffiguranti le sette opere di misericordia, vi è quello dedicato all’“Accoglienza dei pellegrini”. Da qui, ripercorrendo la rotta dei pellegrini, si raggiunge via Sant’Andrea dove, nella chiesa di Sant’Andrea, l’architrave sopra il portale d’ingresso rappresenta il Viaggio dei re Magi, i primi pellegrini della cristianità.

Non distante dalla cattedrale vi è la chiesa di Sant’Antonio abate o del Tau, fondata alla fine del 1360, che presenta il più importante ciclo pittorico tardogotico di Pistoia. Si tratta dello stesso ordine degli Antoniani che si trovavano nell’Hospital de San Antón, nei pressi di Castrojeriz, sul Cammino di Santiago.